COMPETITION SS
52 " GOBBETTO "
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La Competition SS52
pare sia stata prodotta in circa sessanta esemplari, a partire
dal 1951, di cui 40 della prima serie.Utilizzata dalla squadra ufficiale
Rumi, veniva proposta in listino come una qualsiasi “Turismo”.
Completa di fanaleria costava nel marzo del 1955, 500.000 lire tonde
tonde (la Junior ad esempio costava 275.000 lire ). Non ottenne, vista
la misera produzione, alcun successo di vendita, le venivano preferite
le monoalbero quattro tempi della concorrenza, più competitive e più
semplici nella guida, ma non bisogna farsi trarre in inganno da questo
particolare commerciale, il “gobbetto” è stata sicuramente una
delle migliori ottavo di litro degli anni cinquanta. Riconoscibilissima
per la forma del serbatoio, adottava in questo particolare della
carrozzeria uno studio ergonomico avanzato per l’epoca, permettendo al
pilota una posizione di guida più raccolta ed aerodinamica. Il
serbatoio si prolungava oltre la forcella, attraversato dal canotto di
sterzo. In opportuni incassi ricavati nella parte superiore, incorporava
il contagiri, ed un pezzo di gommapiuma di protezione per il mento del
pilota. Il propulsore da 125 cc, utilizzava il tradizionale basamento,
ma adottava cilindri in ghisa speciale, pistoni in alluminio con
deflettori speciali ad alta turbolenza, rapporto di compressione
modificato, poteva essere alimentato ad alcool metilico, nel qual caso
ne venivano esaltate le già buone doti di ripresa. Gli ultimi modelli
montavano un magnete esterno tipo Marelli ST261 DASD comandato a catena,
che garantiva un sistema di accensione molto più efficiente del
tradizionale volano magnete montato nella primissima serie. I
carburatori erano i famosi “SS” Dell’Orto con diffusore da 22 o 23
a vaschetta separata, particolare che impediva “vuoti” di
carburazione in piega. Montava inoltre scarichi a “megafono” dal
suono inconfondibile. Anteriormente era dotato di una forcella
con biellette oscillanti, ruota spinta, posteriormente montava
una sospensione a ruota guidata con molle antagoniste, nella seconda
serie forcellone oscillante con grossi ammortizzatori standard. La
frenata efficientissima, era assicurata da un tamburo anteriore a doppio
piatto e quattro ganasce, il posteriore sempre a quattro ganasce ma con
una sola camma di comando. Nel 1953, la seconda serie viene dotata di
molte modifiche, come detto in precedenza, principalmente
nelle sospensioni, ma fu migliorato il raffreddamento adottando
cilindri in alluminio al Nikasil e sempre al fine di disperdere il calore, rimase
grezza la superficie dei carter. Il serbatoio assunse una forma meno
spigolosa e la colorazione fu variata. La produzione cessò nel 1955. Nelle corse, la Rumi non riuscì mai a fregiarsi di allori
internazionali, vinse innumerevoli gare nazionali, molte delle quali
grazie al suo alfiere Gianni Zonca, ma altri importanti piloti vanno
ricordati: Mauro Cintolesi, Bruno Romano, Pietro Carissoni, Angelo
Troisi, Vincenzo Rippa, Roberto Vigorito, Mario Paleari, Silvano
Rinaldi, Miro Riva. |